Dati anagrafici-Esperienze lavorative-Formazione-Interessi; Dati anagrafici-Esperienze lavorative-Formazione-Interessi; Dati anagrafici-Esperienze lavorative-Formazione-Interessi.
Il rosario dei curricula si snoda oziosamente, più o meno sempre uguale, soprattutto quando devi leggere per lavoro i percorsi di chi si è laureato di recente e nel cv può inserire relativamente poco, compresa quell’esperienza da barista all’estero.
Ma in un contesto universitario che tende a svuotare la formazione e quindi ad appiattire il valore di tanti corsi di laurea (un elenco parzialissimo: scienze della comunicazione, scienze politiche, scienze della formazione, scienze umanistiche, ma anche, purtroppo, psicologia, lettere, giurisprudenza, con tutti i dipende e le eccezioni del caso), siamo proprio sicuri che quella laurea, sia pure con il massimo dei voti, rappresenti il miglior biglietto da visita di un neolaureato?
E se invece tutti coloro che si occupano di formazione, di selezione del personale, di valutazione dei tirocinanti iniziassero a leggere i cv dal fondo, cercando di capire se la personalità di quel candidato si adatta al contesto in cui andrà a lavorare, se gli interessi che ha coltivato durante il liceo e l’università possono essere il vero valore aggiunto che porta con sé, se i viaggi che ha affrontato lo hanno portato ad avere le antenne interiori sempre accese, se le attività agonistiche in cui si è impegnato per tanti anni gli hanno insegnato il gioco di squadra, il rispetto e anche la franchezza verso gli altri e l’umiltà per ammettere gli errori?
Ma ancora di più sogno giovani laureati che coraggiosamente, con un atto un po’ futurista, ribaltino l’ordine del loro curricula vitae e mettano nelle prime righe proprio le passioni, gli interessi, le curiosità che li hanno fatti diventare quelli che oggi sono, in parte molto maggiore che i corsi seguiti all’università.
Nessun timore se il selezionatore conformista scarterà questi curricula, magari inorridito o irridente: se avete avuto tale ardire non era quella la realtà lavorativa che cercavate. Ma qualcuno di certo vi cercherà e di certo sarà più aperto e interessato realmente a conoscervi.
Tutto questo può sembrare azzardato, finanche controproducente, ma chi di voi andrebbe a lavorare in un posto a priori disinteressato alle vostre passioni e ai vostri interessi, insomma a voi stessi?