Parlando di Blitz Quotidiano Marco Benedetto ha dichiarato in un’intervista a Il Sole 24 ORE che è partito con un investimento di soli 100.000 euro. Le testate associate all’Anso farebbero già i salti di gioia se ottenessero un investimento pubblicitario pari ad appena un decimo. L’impostazione grafica di Blitz Quotidiano è disorientante, di certo per scelta. Caratteri in capitale latina si alternano a caratteri bastoni, box in rosso, sovratitoli in blu, altri box in nero, pubblicità in campo giallo, niente foto. Il tutto ricorda l’ipertrofia grafica che certi tabloid inglesi attuano per coprire spesso la scarsa qualità delle notizie. Sono lontani i format grafici di The Huffington Post, The Drudge Report, e Dagospia, che aprono sempre con una foto, il link all’articolo appena sotto di essa e di seguito le altre news a ritroso.
Gli articoli di Blitz Quotidiano non contengono anticipazioni o scoop. I commenti non sono così pregnanti. A volte manca semplicemente uno stile (redazione giovane o di praticanti?)
Non si riesce a capire il perché di questa operazione mentre si intuisce bene cosa non va. Benedetto, è l’ex amministratore delegato del Gruppo L’Espresso, che, a parte alcuni flop come Kataweb, sfoggia i successi di Repubblica.it. Quindi escludiamo l’inesperienza. Si tratta invece di quello che oggi è strategico, tanto nel mondo digitale che in quello reale: i contenuti. Blitz Quotidiano non ha né le firme, l’archivio e l’informazione di Repubblica.it, né le indiscrezioni, la qualità di scrittura e le foto di Umberto Pizzi che ha Dagospia, né la completezza asettica di un news aggregator come GoogleNews.
Personalmente avrei investito 100.000 euro per rilevare e rafforzare alcuni dei primi siti di news locali in Italia, i quali, come nel caso di Varesenews o Positanonews, arrivano rispettivamente a 5 e 3 milioni di pagine visualizzate al mese. In prospettiva, si sarebbe potuto (si potrebbe) creare qualcosa di simile, in versione web, alla catena Finegil che Benedetto ha contribuito a costruire negli ultimi due decenni.
Blitz Quotidiano insomma è un sito web senza contenuti specifici e originali, proprio quelli che invece decretano il successo o meno di un sito web di informazione.
Questa riflessione ci porta a indicare i modelli informativi che nel web 2.0 si stanno dimostrando vincenti. Elenchiamo in rapida successione questi contenuti: 1. locali; 2. specializzati; 3. scoop e indiscrezioni; 4. commenti e orientamenti di alta qualità.
I contenuti locali costruiscono un legame con un territorio basato su tre tipi di fruitori: gli abitanti del posto, i turisti e gli amanti di quei paesi, gli emigrati.
I contenuti specialistici diventano strumenti di lavoro e sono quelli che più facilmente vengono venduti online in abbonamento.
I contenuti di scoop e indiscrezioni offrono una vasta platea agli inserzionisti e diventano estremamente sensibili in un’epoca di osmosi sociale e informativa tra mondo colto e leggero, potentati finanziari e intrattenimento.
I siti di commenti di alta qualità orientano l’opinione pubblica su internet e quindi quella mondiale, sostituendosi ai quotidiani tradizionali su una scala più vasta e con dinamiche interattive globali tipiche del web 2.0.
Se sei fuori da queste quattro categorie il tuo sito di informazione web non ha speranza. Non ritrovo Blitz Quotidiano in nessuna di queste categorie.