Il meglio del vecchio blog

I peggiori posti dove lavorare

Per parafrasare Marx: siamo passati dall’esercito industriale di riserva dei contadini dell’Ottocento, disposti a farsi sfruttare nelle fabbriche per pochi soldi certi piuttosto che vivere gli stenti delle campagne, all’esercito intellettuale di riserva, ovvero i giovani laureati e “masterizzati”, disposti a farsi sfruttare in aziende e in agenzie di pubblicità o di comunicazione pur di fare esperienza e non rimanere a spasso.

I tassi di sostituzione degli stagisti sono altissimi e spesso bisogna attivare intricate reti di conoscenze per sapere se quell’agenzia ha una buona reputazione o se quel dirigente con cui si andrà a lavorare non è prossimo allo schizofrenia.

Propongo allora ai quattro lettori del mio blog un gioco di società: perché non evidenziare nei vostri commenti, in modalità anonima se volete, le peggiori agenzie e aziende dove lavorare, quelle insomma, per esperienza diretta o di amici a voi vicini, dove la convivenza è pari a quella di un lager, dove il grande capo è un cialtrone amante dei leccapiedi, dove gli stagisti dovrebbero chiamare in soccorso la lega anti vivisezione.

Un giochino con il quale parecchi di voi potrebbero togliersi qualche sassolino dalle scarpe…

Per leggere i commenti e le tante esperienze raccontate in risposta a questo post fino al 2016 cliccate su questo link: http://biagiocarrano.blogspot.rs/2008/06/i-peggiori-posti-dove-lavorare.html

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